“All’inizio era la Parola e era con Dio. E la Parola era Dio”
Ogni elemento dell’universo è in un costante stato di vibrazione, manifesto a noi come luce, suono e energia. I nostri sensi percepiscono solo una frazione dell’infinita gamma di vibrazione cosicché è difficile comprendere che la Parola menzionata nella bibbia è veramente la totalità della vibrazione che sostiene e pervade tutta la creazione.
E’ possibile intonare la propria coscienza nella consapevolezza di questa totalità attraverso l’uso di un mantra. Vibrando ritmicamente con il respiro un particolare suono che sia proporzionale al suono creativo, o corrente sonora, si può espandere la propria sensibilità all’intero spettro della Vibrazione. Così come quando suonate una nota su uno strumento a .corde tutto lo strumento risuona, in tal modo, quando vibrate, l’universo vibra con voi.
Con la pratica di un manta, potete sollevare la consapevolezza di voi stessi e del vostro ambiente e lavorare costruttivamente per migliorare entrambi. II manta Sai Namr che significa La Verità Manifesta, fu dato da Guru Nartak, il primo dei dieci Guru Sikh, cinquecento anni fa. E’ composto dai cinque suoni primari S, T, N, M, A che sono proporzionali, nella loro vibrazione combinata, alla totalità deila creazione.
Il Kirtan Kriya, uno degli insegnamenti fondamentali del Kundalini yoga, è la meditazione di questi cinque suoni primari detti Panj.
SA significa infinito, TA significa vita, NA significa morte, e significa rinascita. Il suono A che è comune a questi quattro è il suono creativo dell’universo. Dall’infinito viene la vita che attraverso il cambiamento, o morte, conduce alla coscienza di gioire dell’infinito che porta alla rinascita. Nel la Panj Shabad è salmodiata toccando ritmicamente con i pollici la punta di ogni dito, per canalizzare in tal modo l’energia attraverso le terminazioni nervose nelle dita che sono connesse ai centri cerebrali relativi all’intuizione, alla pazienza, alla vitalità, e alta comunicazione. Con il suono Sail pollice tocca l’indice, con Ta il medio, con Na l’anulare, e con Ma il mignolo. D manta è salmodiato in tre modi: a voce alta, la voce dell’essere umano; bisbigliato, la voce degli amanti; e nei silenzio della propria coscienza, la voce di Dio.
In posizione facile, dunque, con la schiena ben diritta salmodiate il mantra a voce aita per cinque minuti; bisbigliatelo per cinque minuti; e poi meditate silenziosamente, ripetendo internamente le sillabe per dieci minuti. Quindi.dal profondo della vostra meditazione silenziosa, tornate al bisbiglio per cinque minuti e poi alla piena voce per altri cinque. Inspirate estendete le braccia in i alto, tenete la posizione ed espirate. Inspirate di nuovo, espirate di nuovo e rilassatevi. Il tempo totale sarà trentuno minuti. Visualizzate mentalmente ogni sillaba del manta entrare dalla sommità della testa e poi uscire fuori dal punto del terzo occhio, il punto che si trova ta le sopraciglia alla radice del naso, proiettata all’infinito.
Perfezionando il Kirtan Kriya potrete sperimentare la vostra infinità. Superando la limitazione delle vostre esperienze terrene, potete conoscere lo Sconosciuto e vedere l’Invisibile.
Se praticate, questa meditazione per due ore ai giorno Dio mediterà su di voi per il resto della giornata. YOGI BHAJAN
Tratto da “DIAGONALE” Estate 1991 pag. 2
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